[Italiano-Español] MINISTERIO DE DESARROLLO PRODUCTIVOLA SECRETARÍA DE MINERÍA Y EL INSTITUTO DE DIALOGO INTERRELIG...

Mercoledì 11 agosto 2021 All'apertura Hensel ha ricordato che "Dal primo momento proponiamo con il presidente Alberto Fernández e il ministro, Matías Kulfas, la necessità di effettuare un processo di pianificazione dello sviluppo dell'attività mineraria nel nostro paese" e quello "Questa pianificazione non può in alcun modo potrebbe essere effettuata in un'espresa, realtà nazionali e internazionali o aspetti ambientali, sociali ed economici e meno non ancora considerando i valori che dovrebbero essere illuminati quel processo: lavoriamo per il bene comune, noi Credi nella destinazione universale dei beni, lo sviluppo integrale di persone, dialogo e cura della creazione ". Hansel ha evidenziato il call per un "ampio, aperto e un dialogo opposto e plurale per discutere del ruolo che comprendiamo dovrebbe avere minerario nello sviluppo economico e sociale del nostro paese e in quanto tale risorsa non può solo diventare un importante fattore di costruzione di lavoro e combattere la povertà Ma anche in un'industria leader nell'innovazione tecnologica per la cura dell'ambiente, fornendo ai minerali di cui abbiamo bisogno per la produzione di energie pulite, elettromobility, depurazione dell'acqua per il consumo umano, lo stoccaggio dell'energia, la sostituzione dei combustibili fossili per ridurre i gas serra, tra gli altri ". "Il processo di pianificazione che abbiamo preso avanti per un anno con la partecipazione dei riferimenti con diversi look e preoccupazioni, ci ha lasciato come insegnamento che la crisi attraverso il quale il nostro paese sta attraversando e la crisi globale in materia ambientale non dà spazio a Crepe e dispute, ma piuttosto ci costringono a un dialogo urgente, profondo, trasparente e sincero per trovare il necessario equilibrio tra lo sviluppo di attività produttive, generazione di occupazione, ricchezza distributiva per la riduzione della povertà e la cura della casa comune ", ha affermato il Segretario e ha sottolineato la ferma convinzione di "concepire l'estrazione mineraria ecologica, socialmente inclusiva e integrata in modo produttivo nel quadro dell'uso razionale, responsabile ed equilibrato delle risorse naturali nel contesto di grandi sfide ambientali globali, ci impone di considerare i principi, Valori, linee guida, proposte e il cosiddetto contenuto nel recinto Ica "Laudato sì", e cosa è meglio per questo, è attraverso la voce e l'aspetto di coloro che costituiscono l'istituto di dialogo interreligioso. " A sua volta il Moderatore del Seminario Martin Martin ha espresso un appuntamento al Salmista che dice "Dio appartiene a ciò che è in Terra, e tutto ciò che si trova in esso", e ha detto che "la nostra responsabilità dell'Istituto di dialogo interreligioso è garantire il corretto Interpretazione e applicazione di tutti questi valori a seconda di cosa succede da qui e ciò che possiamo contribuire al settore, e mi sembra che fino ad ora abbiamo preso quel compito il più sensibile possibile e che continueremo a fare ". Il prete cattolico Guillermo segnato ha evidenziato durante il suo indirizzo che "se non sfruttiamo le nostre risorse, compreremo gli altri il litio che ne compreremo la batteria dei nostri telefoni cellulari o il rame necessario per i cavi che trasportano la nostra energia, perché anche noi Usali, qualsiasi ambientalista ha un telefono "e che" lo stato nazionale deve cercare un paese da progredire e le cose che non facciamo alla fine, finiscono per fare i nostri vicini ". "Oggi c'è un quadro normativo nel mondo per l'attività mineraria, quindi mi sembra che si verifichi semplicemente la possibilità di negare la possibilità che così tanto di cui abbiamo bisogno in Argentina vengano generati: fonti di ricchezza e soprattutto lavorano", ha concluso Monsignor. Rabbi Daniel Goldman espresso nella sua presentazione, la sua convinzione che "una visione condivisa in uno sviluppo armonioso di questa coscienza può trasformare il mondo in un luogo più vivibile e in questo senso, l'enciclica" Laudato sì ", è stato il grande passo da prendere Seriamente ciò che stiamo facendo con questa terra. " Goldman ha osservato che "così come l'esempio del kosher, dal superamento degli esempi storici, ogni tradizione religiosa dovrebbe essere autorizzata a svolgere idee che consentono di esporre il recupero della categoria ecologica come parte dei processi di rielaborazione delle loro teologie, i loro simboli, loro Rituali e le loro relazioni con l'economia e con la politica, generando la consapevolezza del profondo flagello che per permetterci "e continuò a dire che" questa ricerca di simboli e elementi naturali in ciascuna delle tradizioni religiose dovrebbe essere aggiunta come dice Michael Lerner, a L'organizzazione di riunioni di impegno per l'ambiente che stimolano, ad esempio, la riduzione del consumo, il petrolio, la sua sostituzione da elementi meno dannosi come l'energia solare, o la creazione di una giornata sabbatica settimanale, dove l'uso di elementi contaminanti è limitato . Fornendo la visione dell'islamismo in Argentina, Omar Abboud ha assicurato che "ci sono più versioni nel Corano di Corano, più versioni, passaggi e versi, dove la menzione della cura della creazione è specificatamente fatta. Di una visione in termini di misericordia ed è solo dove la responsabilità. Quando parliamo della natura, l'ambiente, l'ecosistema, l'uomo deve capire che stiamo parlando così come un essere creato. Se c'è una prospettiva interna dialogica interrogana, l'idea di un dialogo è essenziale. " "Sono quasi 2 decenni fa, molto vicino qui, nella cattedrale metropolitana, il centro islamico della Repubblica Argentina, La Amia, l'arcivescovado della città di Buenos Aires e l'Istituto di dialogo interreligioso, concludiamo nell'idea di Firmare un documento nel nostro paese che ha condannato qualsiasi formato di fondamentalismo, qualsiasi visione del fondamentalismo, in quel particolare. Ma il documento aveva una visione più ampia, riguardante l'indagine sulle origini del fondamentalismo. Lo porto alla collazione perché il termine "fondamentalismo" è solitamente usato in termini di religiosità, ma no, è in definitiva sottomissione e intransigenza in riferimento a una determinata pratica, "Abboud ha richiamato e continuò con il suo riflesso:" L'affettazione dura in modo immancabile su coloro che hanno meno. Ancora una volta, su coloro che hanno meno. In questo momento dovremmo considerare quali sono possibili percorsi per cominciare a invertire la questione del processo. " Il leader islamico ha dichiarato che "se non arriviamo a un meccanismo di equilibrio e una visione umanistica in riferimento a questo problema, le conseguenze saranno peggiori. E questo è qualcosa che inizia dall'educazione. " "Non spera che questo problema relativo all'ambiente, abbia una soluzione definitiva nella prospettiva scientifica, è un tema epico assoluto e profondo in quanto solleva il tema di laudato qui, che dovrebbe essere sollevato per generare una relazione completa relativa con l'ambiente perché Alla fine dobbiamo pensare se il nostro giorno in giorno è kosher o legito ". "In questo per generare una coscienza profonda, Laudato è un documento di caratteristiche all'avanguardia, la visione della religiosità e la comprensione del Papa Francesco è in qualche modo un rappresentante della Chiesa cattolica e un settore, ma in qualche modo mette anche questo tema in prospettiva e in seguito Mettendo anche la questione della fraternità universale, un leader di caratteristiche spirituali che lo avvertiscono al potere temporale di tutto ciò che veniamo per ora rifornimento e vedendolo in termini informativi, ma la realtà è quella per molti posti, molte persone e molti paesi in Il mondo La questione del cambiamento climatico è qualcosa che sta già influenzando la tua vita ma non dandovi molte prospettive per il futuro ", ha concluso Abbud.

miércoles 11 de agosto de 2021 En la apertura Hensel recordó que "desde el primer momento planteamos con el Presidente Alberto Fernández y el Ministro, Matías Kulfas, la necesidad de llevar adelante un proceso de planificación del desarrollo de la actividad minera en nuestro país" y que "dicha planificación de ninguna manera podía llevarse a cabo de forma escindida de las realidades locales, nacionales e internacionales ni de los aspectos ambientales, sociales y económicos y menos aún no considerar los valores que debían iluminar aquel proceso: trabajamos para el bien común, creemos en el destino universal de los bienes, el desarrollo integral de las personas, el diálogo y el cuidado de la creación". Hensel destacó la convocatoria a un "diálogo amplio, abierto y plural para debatir sobre el rol que entendemos debiera tener la minería en el desarrollo económico y social de nuestro país y como ese recurso no solo puede convertirse en un importante factor de creación de trabajo y lucha contra la pobreza sino que también en una industria líder en innovación tecnológica para el cuidado del medio ambiente, aportando los minerales que necesitamos para la producción de energías limpias, la electromovilidad, la purificación de aguas para consumo humano, el almacenaje de energía, el reemplazo de los combustibles fósiles para disminuir los gases efecto invernadero, entre otros". "El proceso de planificación que hemos llevado adelante durante un año con la participación de referentes con distintas miradas y preocupaciones, nos ha dejado como enseñanza que la crisis por la que atraviesa nuestro país en general y la crisis global en materia ambiental no da margen para las grietas y las disputas, sino más bien nos obliga a un diálogo urgente, profundo, transparente y sincero para encontrar el equilibrio necesario entre el desarrollo de actividades productivas, generación de empleo, riqueza distributiva para la disminución de la pobreza y el cuidado de la casa común", señaló el Secretario y recalcó la firme creencia de "concebir una minería ambientalmente sostenible, socialmente inclusiva y productivamente integrada en el marco del uso racional, responsable y equilibrado de los recursos naturales en el contexto de grandes desafíos ambientales a nivel global, nos impone considerar los principios, valores, lineamientos, propuestas y el llamado contenidos en la encíclica "Laudato Sí", y qué mejor para ello que sea a través de la voz y la mirada de quienes integran el Instituto de Diálogo Interreligioso". A su turno el moderador del Seminario Martin Maslo expresó una cita al Salmista que dice "A Dios pertenece lo que en la tierra hay y todo lo que se encuentre en ella", y aseguró que "nuestra responsabilidad desde el Instituto de Diálogo Interreligioso, es velar por la correcta interpretación y aplicación de todos estos valores en función de lo que pase de aquí en adelante y lo que nosotros podamos aportar al sector, y me parece que hasta ahora hemos llevado esa tarea lo más sensatamente posible y que vamos a seguir haciéndola". El Sacerdote católico Guillermo Marcó destacó durante su alocución que "si no explotamos nuestros recursos, le compraremos a otros el litio que viene en la batería de nuestros celulares o el cobre necesario para los cables que transportan nuestra energía, porque igualmente los vamos a usar, cualquier ambientalista tiene un teléfono" y que "el Estado Nacional tiene que buscar que un país progrese y las cosas que no hacemos nosotros en definitiva, las terminan haciendo nuestros vecinos". "Hoy hay un marco regulatorio en el mundo para la actividad minera, entonces me parece que oponerse por oponerse es simplemente negar la posibilidad que tantos necesitamos que en la Argentina se generen: fuentes de riqueza y sobre todo el trabajo", concluyó Monseñor Marcó. El rabino Daniel Goldman expresó en su ponencia, su convencimiento de que "una visión compartida en un desarrollo armónico de esta conciencia puede transformar el mundo en un lugar más vivible y en este sentido, la encíclica "Laudato SI", ha sido el gran paso para tomar en serio aquello que estamos haciendo con esta tierra". Goldman remarcó que "así como el ejemplo de kosher, de superando ejemplos históricos cada tradición religiosa debería permitirse realizar ideas que permitan exponer la recuperación de la categoría ecológica como parte de procesos de reelaboración de sus teologías, de sus símbolos, de sus rituales y de sus relaciones con la economía y con la política, generando la concientización del profundo flagelo que nos aqueja" y prosiguió diciendo que "esta búsqueda de símbolos y elementos naturales en cada una de las tradiciones religiosas debe sumarse como dice Michael Lerner, a la organización de encuentros de compromiso con el medio ambiente que estimulen por ejemplo, la reducción del consumo, de petróleo, su sustitución por elementos menos nocivos como la energía solar, o la creación de un día sabático semanal, donde se restrinja el uso de elementos contaminantes". Aportando la visión del islamismo en la Argentina, Omar Abboud aseguró que "existen en el Corán, múltiples versiones, pasajes y versículos, donde se hacen específicamente la mención a la cuestión del cuidado de la creación. De una visión en términos de misericordia y está justo donde la responsabilidad. Cuando hablamos de naturaleza, del medio ambiente, del ecosistema, el hombre tiene que entender que estamos hablando de igual a igual que un ser creado. Si existe una perspectiva dialógica interhumana, es fundamental también la idea de un dialogo". "Hace casi 2 décadas atrás, muy cerca de aquí, en la Catedral Metropolitana, el Centro Islámico de la República Argentina, la AMIA, el arzobispado de la Ciudad de Buenos Aires y el Instituto de Dialogo Interreligioso, concluimos en la idea de firmar un documento en nuestro país que condenase cualquier formato de fundamentalismo, cualquier visión de fundamentalismo, en ese momento en particular. Pero el documento tenía una visión más amplia, en cuanto a la investigación de los orígenes del fundamentalismo. Lo traigo a colación porque el término "fundamentalismo" se suele utilizar en términos de religiosidad, pero no, es en definitiva el sometimiento y la intransigencia en referencia a una práctica determinada", recordó Abboud y prosiguió con su reflexión: "La afectación termina indefectiblemente siempre cayendo sobre aquellos que menos tienen. Una vez más, sobre aquellos que menos tienen. En este momento deberíamos plantearnos cuales son los posibles caminos que deberíamos tomar para empezar a revertir la cuestión del proceso". El dirigente islámico manifestó que "si nosotros no arribamos a un mecanismo de equilibrio y a una visión humanista en referencia a este tema las consecuencias van a ser cada vez peores. Y esto es algo que empieza desde la educación". "No esperemos que esta cuestión relacionada con el medio ambiente, tenga una solución definitiva en perspectiva científica, es un absoluto y profundo tema épico como plantea aquí el tema del Laudato, lo cual lo primero que deberíamos plantearnos es generar un ámbito de relación integral relacionada con el medioambiente porque en definitiva nosotros nos tenemos que poner a pensar si nuestro día a día es kosher o lícito". "En esto de generar una profunda conciencia, Laudato es un documento de características vanguardistas, la visión de la religiosidad y entendiendo que el Papa Francisco es de alguna manera un representante de la iglesia católica y de un sector, pero de alguna manera también poniendo este tema en perspectiva y más tarde poniendo también la cuestión de la fraternidad universal, un líder de características espirituales que le está advirtiendo al poder temporal de todo aquello que venimos por ahora supliéndolo y viéndolo en términos informativos, pero la realidad es que para muchos lugares, muchas personas y muchos países en el mundo la cuestión del cambio climático es algo que ya está afectando su vida sino no dándole muchas perspectivas de futuro", concluyó Abboud.