[Italiano-Español] MINISTERIO DE CULTURA ANDREA PEROCESCHI: "LA BIBLIOTECA NACIONAL TIENE UNA ESCUELA INTERNA DOND...

Ministero della cultura di Andrea Peroceschi: "La biblioteca nazionale ha una scuola interna in cui si forma e puoi accedere al più alto flusso di informazioni in America Latina" Andrea Peroceschi: "La biblioteca nazionale ha una scuola interna in cui si forma e puoi accedere al Il principale flusso di informazioni in America Latina "La National School of Librarians invita i residenti in tutte le province del paese, tranne in Caba e Amba, ad essere registrata nella modalità virtuale, libera e federale della tecnologia superiore in biblioteca. In questa nota, il suo regista ci dice in cosa consistono la carriera della biblioteca e l'importanza della professione. Mercoledì 15 marzo 2023 Andrea Peroceschi è avvocato e specialista nell'istruzione superiore. Ha appena assunto la direzione della National Library School, che appartiene alla Biblioteca nazionale di Mariano Moreno (BN). La scuola, creata nel 1956 quando Jorge Luis Borges era responsabile dell'istituzione, si occupa di offrire una formazione non universitaria più alta per le persone che vogliono formarsi in blibiotecologia. Per due anni, il tecnico superiore in bibliotecario ha una modalità virtuale esclusiva per le parti interessate che vivono al di fuori dell'Amba e della Caba. "La scuola per ora fornisce un'unica carriera, ma l'idea è quella di proiettare nuove carriere anche dei post -parti. Dal bibliotecario con altre razze ", afferma Andrea. Fino a venerdì 17 marzo, la registrazione alla tecnologia superiore in Biblioteca è aperta, una proposta che cerca di federalizzare questa proposta per l'istruzione superiore offerta dalla Biblioteca Nazionale. La registrazione è attraverso una forma elettronica che deve essere completata in modo integrale. Vedi Registration -Nell'era digitale, quale importanza di continuare a insegnare alla professione? -La biblioteca è un luogo che richiede quell'incontro con i libri, tuttavia, ciò che sono informazioni formali, tutto nelle biblioteche che puoi ottenerlo attraverso la tecnologia, quindi c'è un prima e dopo che dall'eccessivo uso della tecnologia. Quindi, una carriera come bibliotecaria su cosa dovrebbe lavorare? Nella formazione degli utenti. In tutte le biblioteche c'è un'area di servizi utente perché avere tutte le informazioni su Internet, ciò che dobbiamo fare i bibliotecari, i bibliotecari è di formare gli utenti in modo che possano interpretare tali informazioni. Utilizzare e ottimizzare il contributo fornito dalla tecnologia mirata a quali sono le informazioni degli utenti, volti a poter interpretare e sapere dove trovare, come elaborare tali informazioni. È un nord e lo insegneremo nel tecnico con molta più profondità. -Come è quella coesistenza tra nuove tecnologie e biblioteche classiche? -Il le persone non arrivano così tanto a chiedere un libro e viene dato il bibliotecario, che la pratica non è più normale nelle biblioteche, ma la quantità di consultazioni virtuali alla biblioteca è stata notevolmente ampliata, la modalità della consultazione è stata trasformata da Sottolineo la formazione degli utenti, devi insegnare all'utente come raggiungere tali informazioni e goderti tutto ciò che è digitalizzato. Per la digitalizzazione, per la quantità di raccolte virtuali, delle reti di biblioteche virtuali a cui l'utente può avere accesso, le consultazioni sono molto più specifiche e anche dirette. Nella biblioteca nazionale stiamo digitalizzando tutto il tempo e nella tecnica c'è un argomento importante che è la digitalizzazione che ha un team tecnico che utilizza tutte le risorse che la biblioteca nazionale ha, che sono le migliori. -Questa modalità di corso virtuale espande la portata della partecipazione. In questi ultimi due anni, come è stata la partecipazione delle province? -Il Province di Mendoza e Neuquén sono quelle che hanno avuto la più alta percentuale di registrazioni. Anche Córdoba, Entre Ríos. Dalle province settentrionali, come Salta e Catamarca, c'era anche una presenza, ma la più grande concentrazione proviene dalle province del centro della Repubblica. -Quali sarebbero i motivi per cui inviterei uno studente a registrarmi nella carriera? -La biblioteca nazionale è una delle più importanti in America Latina. Ha una scuola interna in cui si forma e puoi accedere al più grande flusso di informazioni in America Latina. È una carriera affascinante che ha un'ampia formazione di cultura generale. La carriera è dotata di argomenti che ti danno molti strumenti che hanno un lavoro molto diversificato, come quelli legati alle tecnologie. Ci sono molte biblioteche nazionali e provinciali; Ogni università ha anche una sua biblioteca, c'è molta offerta e luoghi per viaggiare dalla biblioteca e il numero di bibliotecari nel paese è piuttosto una ragazza in relazione al numero di biblioteche che esistono. La gara è gratuita, sono tre anni, ti dà un titolo approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha la validità nazionale. È una carriera che è molto divertente studiarlo, con team di eccellenza, insegnanti della città di Buenos Aires e anche di altre province, quindi viene aperta la gamma di possibilità per la ricezione di informazioni. -H aveva assunto la loro gestione, quali proiezioni hai per quest'anno? - Stiamo pensando di espandere l'offerta che la scuola ha oggi incorporando altri titoli, seminari di allenamento extra curriculari che, a parte il contenuto della gara, danno una formazione in altre aree di biblioteca. Stiamo anche pensando a un post. Libraryology coesiste con così tante discipline, quindi devi pensare alle offerte di formazione con loro. Coesistere con quelle che sono le fonti di informazione, con i sistemi di informazione, con la metodologia di ricerca, con la storia, con l'arte. . con tutto! Perché le biblioteche sono come paesi all'interno di piccoli spazi.

Ministerio de Cultura Andrea Peroceschi: "La Biblioteca Nacional tiene una escuela interna donde te formás y podés acceder al mayor caudal de información que hay en América Latina" Andrea Peroceschi: "La Biblioteca Nacional tiene una escuela interna donde te formás y podés acceder al mayor caudal de información que hay en América Latina" La Escuela Nacional de Bibliotecarios invita a personas residentes en todas las provincias del país, excepto en CABA y el AMBA, a anotarse en la modalidad virtual, gratuita y federal de la Tecnicatura Superior en Bibliotecología. En esta nota, su directora nos cuenta en qué consiste la carrera de Bibliotecología y la importancia de la profesión. miércoles 15 de marzo de 2023 Andrea Peroceschi es abogada y especialista en Educación Superior. Acaba de asumir la dirección de la Escuela Nacional de Bibliotecarios, que pertenece a la Biblioteca Nacional Mariano Moreno (BN). La Escuela, que fue creada en 1956 cuando Jorge Luis Borges estaba a cargo de la institución, se ocupa de ofrecer formación superior no universitaria destinada a personas que se quieran formar en blibliotecología. Desde hace dos años, la Tecnicatura Superior en Bibliotecología tiene una modalidad virtual exclusiva para las y los interesados que vivan fuera del AMBA y CABA. "La Escuela por ahora brinda una sola carrera, pero la idea es proyectar nuevas carreras incluso postítulos. A mí me convocan en vistas de un plan de mejoras que busca llevar adelante la Biblioteca Nacional, optimizando los recursos que tiene la Escuela y ampliando los horizontes de la Bibliotecología con otras carreras", comenta Andrea. Hasta el viernes 17 de marzo está abierta la inscripción a la Tecnicatura Superior en Bibliotecología, una propuesta que buscan federalizar esta propuesta de Educación Superior que ofrece la Biblioteca Nacional. La inscripción es a través de un formulario electrónico que debe ser completado de manera integral. Ver inscripción -En la era digital ¿cuál la importancia de seguir enseñando la profesión? -La Biblioteca es un lugar que convoca a ese encuentro con los libros, sin embargo, lo que es información formal, todo lo que está en las bibliotecas lo podés conseguir a través de la tecnología, por lo que hay un antes y un después a partir del excesivo uso de la tecnología. Entonces, una carrera como Bibliotecología ¿en qué tendría que trabajar? En la formación del usuario. En todas las bibliotecas hay un área de servicios al usuario porque al tener toda la información en internet, lo que tenemos que hacer los bibliotecarios, bibliotecarias es formar a los usuarios para que puedan interpretar esa información. Utilizar y optimizar el aporte que te da la tecnología dirigida a lo que es la información de las y los usuarios, dirigida a poder interpretar y saber dónde buscar, cómo procesar esa información. Es un norte y lo vamos a estar enseñando en la Tecnicatura con mucha más profundidad. -¿Cómo se da esa convivencia entre las nuevas tecnologías y las bibliotecas clásicas? -Ya no viene tanto la gente a pedir un libro y el bibliotecario se lo da, esa práctica ya no es usual en las bibliotecas, pero se amplió mucho la cantidad de consultas virtuales a la biblioteca, la modalidad de la consulta se ha transformado por eso hago hincapié en la formación del usuario, hay que enseñarle al usuario cómo llegar a esa información y disfrutar de todo eso que esta digitalizado. Por la digitalización, por la cantidad de colecciones virtuales, de redes de bibliotecas virtuales a las que el usuario puede tener acceso, las consultas son mucho más específicas y dirigidas también. En la Biblioteca Nacional estamos digitalizando todo el tiempo y en la Tecnicatura hay una materia importante que es Digitalización que tiene un equipo técnico que utiliza todos los recursos que tiene la Biblioteca Nacional, que son de los mejores. -Esta modalidad de cursada virtual amplía el alcance de participación. En estos dos últimos años, ¿cómo fue la participación por provincias? -Las provincias de Mendoza y Neuquén son las que han tenido mayor porcentaje de inscriptos. También Córdoba, Entre Ríos. De las provincias del norte, como Salta y de Catamarca, también hubo presencia pero la mayor concentración proviene de las provincias del centro de la república. -¿Cuáles serían los motivos por los que invitaría a un estudiante a inscribirse en la carrera? -La Biblioteca Nacional es una de las más importantes de Latinoamérica. Tiene una escuela interna donde te forma y podés acceder al mayor caudal de información que hay en América Latina. Es una carrera fascinante que tiene un amplia formación de cultura general. La carrera está dotada de materias que te dan muchas herramientas que tienen salida laborales muy diversas, como las vinculadas a las tecnologías. Hay muchísimas bibliotecas nacionales, provinciales; también cada universidad tiene su propia biblioteca, hay mucha oferta y lugares para transitar desde la bibliotecología y la cantidad de bibliotecarios en el país es bastante chica en relación a la cantidad de bibliotecas que existen. La carrera es gratuita, son tres años, te otorga un título aprobado por el Ministerio de Educación que tiene validez nacional. Es una carrera que es muy ameno cursarla, con equipos docentes de excelencia, docentes de la ciudad de Buenos Aires y también de otras provincias, entonces se abre el abanico de posibilidades de recepción de la información. -Acaba de asumir su gestión, ¿qué proyecciones tienen para este año? - Estamos pensando en ampliar la oferta que la Escuela tiene hoy en día incorporando otros títulos, seminarios de formación extra curriculares que, aparte de los contenidos de la carrera, den una formación en otras áreas de la bibliotecología. También estamos pensando en un postítulo. La Bibliotecología convive con tantas disciplinas así que hay que pensar ofertas formativas que dialoguen con ellas. Convive con lo que son las fuentes de la información, con los sistemas informativos, con la Metodología de la Investigación, con la Historia, con el Arte. . con todo! porque las bibliotecas son como países dentro de pequeños espacios.