[Italiano-Español] MINISTERIO DE ECONOMÍA INDUSTRIA Y DESARROLLO PRODUCTIVO MENDIGUREN EN SANTE FE: “¿USTEDES CREE...

Ministero del settore economico e sviluppo produttivo Mendiguren a Sante Fe: "Pensi che i nostri concorrenti sosterranno questa politica industriale?" Mendiguren a Sante Fe: "Pensi che i nostri concorrenti sosterranno questa politica industriale?" Il segretario dell'industria della giornata del settore organizzato da Fisfe e Uisf Venerdì 8 settembre 2023 Il segretario dell'industria e lo sviluppo produttivo della nazione, José Ignacio de Mendiguren, ha partecipato all'incontro in commemorazione per la giornata del settore organizzato dalla Federazione industriale di Santa Fe (FISFE) e dall'Unione industriale di Santa Faita (Uisf) e ha assicurato che nelle prossime elezioni è definito "se continueremo lungo un percorso che ha come asse la valorizzazione produttiva o il ritorno a uno che ha una valutazione finanziaria nel centro". Dai in Argentina: "Credi che i nostri concorrenti sosterranno questa politica industriale?" "In ogni crisi si vede quale uscita viene scelta. Ho dovuto viverlo nel 2002, dove sono stati proposti anche gli alchemi, si parlava di dollarare l'economia, di privatizzare la banca nazionale. E alla fine lo raggiungiamo dalla peggiore crisi sociale, politica ed economica che ricorda al paese, passiamo al periodo di crescita più lungo della storia argentina, senza alchimia o alluminato. Era necessario solo un accordo politico, che chiamiamo di nuovo ora e una chiara direzione associata alla produzione ", ha affermato Mendiguren. Durante il suo discorso il segretario ha messo in evidenza il numero del settore industriale argentino: "Oggi, nonostante la pandemia, la guerra e la siccità, l'attività economica è del 5% al ​​di sopra del 2019. L'investimento è al di sopra del 36,3% del livello prima della pandemia. Il tasso di investimento, cioè l'investimento sul prodotto, nel primo trimestre di quest'anno è il più alto degli ultimi 15 anni. L'industria, con il modello precedente, è diminuito del 13,5%. Con noi, il 12%è già cresciuto. Non è stata una coincidenza, erano decisioni politiche a favore della produzione. " Mendiguren ha affermato che due modelli economici sono messi in gioco nelle prossime elezioni e che per mantenere questa crescita industriale è necessario mettere il dibattito produttivo al centro della discussione elettorale. "Oggi abbiamo una grande sfida in anticipo, che è sapere se continueremo lungo un percorso che ha come asse la valorizzazione produttiva o se torneremo, come molti episodi della nostra esistenza come industriali, a a Percorso che ha come asse la valutazione finanziaria ", ha detto. Ha aggiunto: "Crediamo che da una situazione come quella che viviamo, c'è solo una via d'uscita, che sta crescendo. Tutto il resto è alchimia. " In questo senso, Mendiguren ha messo in evidenza le recenti misure di impulso economico annunciate dal ministro Sergio Massa. "Cosa abbiamo fatto dopo quella svalutazione del 20%? Uscire per adottare tutte le misure che sono alla nostra portata per cercare di mantenere la crescita e che il 20% ci colpisce il meno possibile. Non appena accumuliamo alcune riserve, Sergio Massa ha annunciato la liberazione dei Sire per le PMI industriali. Portiamo i crediti di contributi non reimborabili dalle PMI per continuare a esportare. Il 30% dell'imposta di assegno è stato consentito di applicarsi ai carichi del datore di lavoro. Prendiamo la ritenuta alle economie regionali. Non abbiamo detto o promesso, li abbiamo tirati fuori: "Mendiguren ha rivisto e aggiunto:" Ciò che stiamo promuovendo è la crescita economica. Credi che i nostri concorrenti sosterranno questa politica industriale? L'evento, che ha riunito diversi rappresentanti dell'industria di Santa Fe, è stato organizzato dalla Santa Fe Industrial Federation (FISFE) e dalla Santa Fe Industrial Union (Uisf) e si è svolto presso il Centro congressuale della stazione di Belgrano, in città della città della città della città della città della città della città della città della città della città Città di Santa Fe. Oltre al segretario, il governatore di Santa Fe, Omar Perotti; il sottosegretario della piccola e media impresa della nazione, Tomás Canosa; il sindaco di Santa Fe, Emilio Jatón; il presidente di Fisfde, Javier Martín; il presidente dell'Unione industriale di Santa Fe, Alejandro Taborda; il ministro della Corte suprema della giustizia provinciale, Rafael Gutierrez; il vicepresidente dell'Unione industriale argentina (UIA); Miguel Ángel Rodriguez; il senatore nazionale, Dionisio Scarpin; il ministro delle infrastrutture, del servizio pubblico e dell'habitat provinciale, Silvina Frana; il direttore della Banca di sviluppo argentino (Bice), María de los Ángeles Sacnun; e il presidente della Camera dei deputati di Santa Fe, Pablo Farias. Impatto della politica industriale nazionale a Santa Fe a Santa Fe, sono stati registrati la produzione industriale del 7% e nel 2021 e 2022 sono stati registrati due anni consecutivi di crescita industriale. Inoltre, l'occupazione industriale è cresciuta del 10% rispetto a dicembre 2019, ovvero in 4 anni più di 12. 100 persone nella provincia hanno continuato ad avere un lavoro nel settore industriale privato. Dal Ministero dell'industria e dello sviluppo produttivo della nazione, oltre 410 investimenti produttivi sono stati promossi nella provincia nel quadro della creazione di oltre $ 20.000 milioni, da novembre 2022 ad oggi, che è di $ 95 milioni al giorno produttivo per la provincia. Inoltre, sono stati mobilitati più di $ 3. 450 milioni di contributi non rimborsabili (NSP) con l'obiettivo di continuare a promuovere le esportazioni di PMI di Santa Fe e promuovere la trasformazione tecnologica. A loro volta, tra il 2020 e il 2022 1464 le obbligazioni di credito fiscale furono approvate a 387 società della provincia per oltre $ 13. 300 milioni. E nei primi sette mesi del 2023 c'erano più di $ 5000 milioni a livello di paese, in contributi e contributi automaticamente e mensili. Inoltre, più di 10 parchi industriali della provincia sono stati accompagnati concedendo NERS per opere infrastrutturali intramurose e 80 progetti sono stati rafforzati per più di $ 3. 320 milioni attraverso il prodepro per sviluppare fornitori nazionali in settori strategici. Notizie correlate 6 settembre 2023 L'industria automobilistica ha raggiunto il più alto livello di produzione in un decennio del 5 settembre 2023 Economics lancia il LUFE, la storia medica delle società il 4 settembre 2023 Mendiguren: "Ogni dollaro che ha il paese è utilizzato per migliorare la produzione e generare più lavoro "

Ministerio de Economía Industria y Desarrollo Productivo Mendiguren en Sante Fe: "¿Ustedes creen que nuestros competidores van a sostener esta política industrial?" Mendiguren en Sante Fe: "¿Ustedes creen que nuestros competidores van a sostener esta política industrial?" El secretario de Industria en el Día de la Industria organizado por la FISFE y la UISF viernes 08 de septiembre de 2023 El secretario de Industria y Desarrollo Productivo de la Nación, José Ignacio de Mendiguren, participó del encuentro en conmemoración por el Día de la Industria organizado por la Federación Industrial de Santa Fe (FISFE) y la Unión Industrial de Santa Fe (UISF) y aseguró que en las próximas elecciones se define "si vamos a continuar por un camino que tiene como eje la valorización productiva o volver a uno que tiene en el centro la valorización financiera". Ante más de 550 industriales y dirigentes políticos y empresarios, Mendiguren destacó los números positivos del sector industrial argentino, repasó las distintas políticas productivas impulsadas por la cartera económica nacional que conduce Sergio Massa y pidió que en la campaña electoral se discuta el modelo productivo que necesita la Argentina: "¿Ustedes creen que nuestros competidores van a sostener esta política industrial?". "En cada crisis uno ve qué salida se elige. Me tocó vivirlo en el 2002, donde también se proponían alquimias, se hablaba de dolarizar la economía, de privatizar el Banco Nación. Y al final logramos que de la peor crisis social, política y económica que recuerda al país, pasemos al periodo de crecimiento más largo de la historia argentina, sin ninguna alquimia, ni ningún iluminado. Sólo hizo falta un acuerdo político, al que volvemos a convocar ahora, y un claro rumbo asociado a la producción", subrayó Mendiguren. Durante su intervención el secretario destacó los números del sector industrial argentino: "Hoy, a pesar de la pandemia, la guerra, y la sequía, la actividad económica está un 5% por arriba de 2019. La inversión está 36,3% por arriba del nivel anterior a la pandemia. La tasa de inversión, es decir, la inversión sobre el producto, en el primer trimestre de este año es la más alta de los últimos 15 años. La industria, con el modelo anterior cayó el 13,5%. Con nosotros ya creció el 12%. No fue casualidad, fueron decisiones políticas en favor de la producción". Mendiguren aseguró que en las próximas elecciones se ponen en juego dos modelos económicos y que para mantener este crecimiento industrial es preciso poner el debate productivo en el centro de la discusión electoral. "Hoy tenemos por delante un desafío muy grande, que es saber si vamos a continuar por un camino que tiene como eje la valorización productiva o si vamos a volver, como muchos episodios de nuestra existencia como industriales, a un camino que tiene como eje la valorización financiera", afirmó. Y agregó: "Nosotros creemos que de una situación como la que vivimos, hay una sola forma de salir, que es creciendo. Todo lo demás son alquimias". En ese sentido, Mendiguren destacó las recientes medidas de impulso económico que anunció el ministro Sergio Massa. "¿Qué hicimos después de esa devaluación del 20%? Salir a tomar todas las medidas que estén a nuestro alcance para tratar de mantener el crecimiento y que ese 20% nos afecte lo menos posible. Ni bien acumulamos un poco de reservas, Sergio Massa anunció la liberación de las SIRAs para las pymes industriales. Llevamos de 12000 a 19000 millones los créditos de aportes no reembolsables para que las pymes sigan exportando. Se permitió que el 30% del impuesto al cheque se aplique a cargas patronales. Sacamos las retenciones a las economías regionales. No dijimos ni prometimos, las sacamos", repasó Mendiguren y agregó: "Lo que estamos promoviendo es el crecimiento económico. ¿Ustedes creen que nuestros competidores van a sostener esta política industrial?". El evento, que reunió a diferentes representantes de la industria santafesina, fue organizado por la Federación Industrial de Santa Fe (FISFE) y la Unión Industrial de Santa Fe (UISF), y tuvo lugar en el Centro de Convenciones Estación Belgrano, en la ciudad de Santa Fe. Además del secretario, también estuvieron presentes el gobernador de Santa Fe, Omar Perotti; el subsecretario de la Pequeña y Mediana Empresa de la Nación, Tomás Canosa; el intendente de Santa Fe, Emilio Jatón; el presidente de FISFE, Javier Martín; el presidente de Unión Industrial de Santa Fe, Alejandro Taborda; el ministro de la Corte Suprema de Justicia provincial, Rafael Gutierrez; el vicepresidente de la Unión Industrial Argentina (UIA); Miguel Ángel Rodriguez; el senador nacional, Dionisio Scarpin; la ministra de Infraestructura, Servicio Público y Hábitat provincial, Silvina Frana; la directora del Banco Argentino de Desarrollo (BICE), María de los Ángeles Sacnun; y el presidente de la Cámara de Diputados de Santa Fe, Pablo Farias. Impacto de la política industrial nacional en Santa Fe En Santa Fe, la producción industrial aumentó un 7% y en 2021 y 2022 se registraron dos años consecutivos de crecimiento industrial. Además, el empleo industrial creció un 10% en comparación con diciembre de 2019, es decir que en 4 años más de 12. 100 personas de la provincia pasaron a tener un empleo en el sector privado industrial. Desde la Secretaría de Industria y Desarrollo Productivo de la Nación se impulsaron en la provincia más de 410 inversiones productivas en el marco del programa CreAR por más de $20000 millones, desde noviembre de 2022 a la fecha, lo que supone $95 millones por día en financiamiento productivo para la provincia. Además se movilizaron más de $3. 450 millones en aportes no reembolsables (ANRs) con el objetivo de seguir fomentando las exportaciones de las pymes santafesinas y promover la transformación tecnológica. A su vez, entre 2020 y 2022 se aprobaron 1464 bonos de crédito fiscal a 387 empresas de la provincia por más de $13. 300 millones. Y en los primeros siete meses de 2023 se dieron más de $5000 millones a nivel país, en contribuciones y aportes patronales de forma automático y mensual. También, se acompañó a más de 10 parques industriales de la provincia otorgando ANRs para obras de infraestructura intramuros y se fortaleció a 80 proyectos por más de $3. 320 Millones a través del PRODEPRO para desarrollar proveedores nacionales en sectores estratégicos. Noticias relacionadas 06 de septiembre de 2023 La industria automotriz alcanzó su nivel de producción más alto en una década 05 de septiembre de 2023 Economía pone en marcha el LUFE, la historia clínica de las empresas 04 de septiembre de 2023 Mendiguren: "Cada dólar que tiene el país se destina a potenciar la producción y generar más empleo"